Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio.
Brad ci pone alcune domande eccellenti sulla guida dello Spirito Santo come descritta in Ro 8:14:
Ho letto il libro “Decision Making and the Will of God” di Garry Friesen. Riguardo a Romani 8:14, cosa significa essere guidati dallo Spirito Santo? Potreste fare degli esempi dalle Scritture su come si è guidati dallo Spirito ed, eventualmente, dalla vostra vita? Ci sono momenti in cui lo Spirito Santo indirizza i credenti? Molti credenti, incluso me stesso, possono pensare a momenti in cui abbiamo sentito che Dio ci stava guidando nel fare qualcosa.
Il libro di Friesen mi piace molto. E sono d’accordo con lui. Dio non ci guida attraverso le sensazioni e i sentimenti. Ci guida per mezzo della sua Parola.
Essere guidati dallo Spirito significa essere guidati dalla Parola di Dio. Nel suo commentario su Romani, Zane Hodges scrive questo utile commento:
Qui il contesto più ampio suggerisce una vita conforme alla volontà rivelata di Dio come la si trova nella sua Parola. In questo tipo di vita, “il giusto requisito della legge” può essere “adempiuto” nel credente che cammina “in funzione dello Spirito” (cfr. 8:4 e la relativa discussione) (Romans, p. 221).
Naturalmente, questo solleva una domanda. Paolo sta dicendo che tutti i credenti camminano nello Spirito e soddisfano il giusto requisito della legge?
No.
È un grave errore interpretativo intendere i figli di Dio in Ro 8:14 come riferimento a tutti i credenti. Paolo sta parlando di credenti maturi che camminano in comunione con Dio. I commenti di Hodges su questo punto sono illuminanti:
Questa affermazione [“sono i figli di Dio”] non significa semplicemente che coloro che sono guidati dallo Spirito sono cristiani. Né l’osservazione di Paolo è da mettere in relazione con qualche presunta prova della propria salvezza eterna… Alla luce dell’insegnamento di Paolo in Ga 4:1-7, è naturale interpretare l’espressione i figli di Dio (huioi Theou) come un riferimento all’esperienza di vita del figlio adulto che non è sotto la legge. A differenza della battaglia precedente (descritta in Ro 7:7-25), dove l’uomo interiore rigenerato si sforzava invano di adempiere la legge di Dio, ora chi è guidato dallo Spirito vive la vita di un figlio adulto che non è più sotto la legge (si noti soprattutto 6:14) (Romans, p. 221).
Questo ci permette di rispondere all’altra domanda di Brad. Anche se Ro 8:14 non parla di ricevere sensazioni e guide extrabibliche da parte dello Spirito Santo, lo fa nella vita dei credenti?
Conobbi Garry Friesen durante l’anno in cui insegnai alla Multnomah School of the Bible (ora Multnomah University). Discussi con lui proprio di questo.
Garry crede, come me, che tutti noi abbiamo delle sensazioni su ciò che dovremmo fare. Queste sensazioni sono idee che possediamo. Esse possono essere buone, ottime, migliori o cattive. Per essere sicuri che non siano cattive, devono essere verificate con le Scritture. Per esempio, se un uomo single pensa che sarebbe una buona idea sposare una non credente, può respingerla perché è contraria alle Scritture. Se pensa che sarebbe una buona idea imbrogliare sulle tasse, anche questa è una cattiva idea.
Se si ha una sensazione che non è esclusa dalle Scritture, si tratta di quella che io chiamo un’opzione “entro i limiti”. Cioè, l’idea non è proibita da Dio, ma questo non significa che sia una buona idea e certamente non la migliore scelta possibile.
Per stabilire se vale la pena perseguire un’idea occorre la saggezza che ci viene dalla Scrittura, dall’esperienza e dai consigli degli altri.
Supponiamo che vi sentiate spinti a sposare un credente molto attraente ma immaturo, che è sobrio solo da tre mesi. Anche se non è proibito dalle Scritture, è probabile che in questo momento non sia una scelta saggia. Se mantenesse la sobrietà per un altro anno o due, allora sposarla potrebbe essere una buona idea.
Potreste sentirvi colpiti dall’idea di investire i risparmi di una vita in un’azione da pochi centesimi consigliata da un amico. L’esperienza e i consigli degli altri vi diranno che è una pessima idea, anche se non è proibita dalla Parola di Dio.
Una sensazione comune è “Penso che Dio mi stesse guidando a testimoniare ad un ragazzo che ho visto seduto da solo su una panchina, ma mi sono tirato indietro e sono passato oltre”. Il problema con questa interpretazione è che tutti hanno bisogno della vita eterna. Portata alla sua logica conclusione, dovremmo fermarci a parlare con ogni persona che incrocia il nostro cammino. Se vivessimo in una grande città, non arriveremmo mai a scuola, al lavoro, in chiesa o in qualsiasi altro posto. Ci fermeremmo ogni volta che incontriamo una persona nuova. È necessario usare con saggezza il nostro tempo.
Friesen dice, e io sono d’accordo, che possiamo guardare indietro alla nostra vita passata e concludere che probabilmente Dio era all’opera dietro le quinte per farci prendere la direzione che abbiamo preso. Dio può usare le nostre esperienze, i consigli degli amici e le sensazioni. Ma, avverte Friesen, in quel momento non sapevamo che la decisione presa sarebbe stata buona, ottima o migliore. Sapevamo solo che non era vietata dalla Parola di Dio. Solo con il senno di poi possiamo dire che era una buona decisione e che Dio forse ci stava indirizzando in quella direzione.
È molto pericoloso seguire le sensazioni e i sentimenti. Dobbiamo lasciarci guidare dalla Parola di Dio. Rimanete nei limiti. E mentre camminate nello Spirito, prendete le decisioni migliori che potete.
Lasciatevi guidare dalla Parola di Dio e manterrete l’attenzione sulla grazia.
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Bob Wilkin (ThM, PhD, Dallas Theological Seminary) è il Fondatore e Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive a Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. I suoi ultimi libri sono Faith Alone in One Hundred Verses e Turn and Live: The Power of Repentance.