Quando si frequenta un istituto biblico o un seminario, si impara il significato di parole che spesso il grande pubblico non conosce. Quando studiavo greco biblico, io e i miei compagni di corso commentavamo che avevamo imparato la grammatica inglese mentre stavamo studiando la grammatica greca.
La parola prefigurazione è ben nota ai teologi. Merriam-Webster afferma che uno dei significati è “una persona o una cosa (nell’Antico Testamento) che si ritiene ne prefiguri un’altra (nel Nuovo Testamento)”. Si tratta di eventi storici reali che hanno un duplice significato: sono registrati nell’Antico Testamento per valide ragioni, a prescindere dalla prefigurazione. Tuttavia quegli eventi, a livello letterale, avevano un significato aggiuntivo perché Dio aveva voluto che preannunciassero qualcos’altro (spesso a proposito di Gesù Cristo).
È necessario essere prudenti, però. Le persone sanno essere creative e possono inventare tipologie che Dio non ha mai previsto. Ecco alcuni esempi tratti dal libro di Ester: Haman sarebbe una sorta di Satana, Mardocheo sarebbe una prefigurazione di Cristo ed Ester una tipologia della Chiesa (si veda questo articolo).
Sappiamo che qualcuno o qualcosa è una prefigurazione se 1) lo dicono le Scritture o 2) è fortemente implicato dalle Scritture.i
In questo blog, andrò a presentarvi quattro grandi tipologie bibliche, insieme ai passi delle Scritture che dimostrano che sono effettivamente tali.
Giona come prefigurazione della risurrezione di Cristo. Gesù disse: «Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell’uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti» (Matteo 12:40). Questo è uno dei motivi per cui non possiamo affermare che Giona fosse una parabola. Il Signore Gesù collega la Sua risurrezione alla storicità di Giona e del grande pesce.
La manna come prefigurazione di Cristo, il Pane della Vita. Gesù disse: «In verità, in verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo.… Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete» (Giovanni 6:32-35).
Il serpente di bronzo innalzato come prefigurazione di Cristo sulla croce. Gesù disse: «E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui [non perisca, ma] abbia vita eterna» (Giovanni 3:14-15).
L’agnello pasquale come prefigurazione di Cristo, l’Agnello di Dio. L’apostolo Paolo scrive: “Purificatevi del vecchio lievito per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata [per noi]” (1Co 5:7). Si veda anche Giovanni 1:29 e 1:36.
Per saperne di più sulle tipologie bibliche, si veda questo articolo.
Va osservato che esiste una differenza tra una prefigurazione e qualcuno o qualcosa che presenta molte somiglianze con Cristo. Si veda questo articolo di gotquestions.org intitolato “In che modo Mosè era simile a Gesù?”. Ci possono essere delle somiglianze senza che sia intesa una prefigurazione.
i Questo punto è soggettivo. Possibilmente, dovremmo rifiutarlo e definire qualcosa come una prefigurazione solo se è la Scrittura a farlo. Per esempio, uno dei miei professori di seminario era convinto che il libro di Giosuè rappresentasse una tipologia della vita cristiana, come dimostra Ef 6:10-17. Potrebbe avere ragione. Non sono convinto che Paolo avesse in mente la conquista (di Giosuè, n.d.t.) quando scrisse la lettera, ma sono aperto a tale possibilità.
di Bob Wilkin
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Bob Wilkin (ThM, PhD, Dallas Theological Seminary) è il Fondatore e Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive a Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. I suoi ultimi libri sono Faith Alone in One Hundred Verses e Turn and Live: The Power of Repentance.