I libri della serie Left Behind di Tim LaHaye, e i film basati su di essi, hanno attirato molta attenzione sulla teologia del rapimento. Sebbene molti siano a conoscenza del rapimento, la maggior parte dei cristiani professanti non ci crede. Le due obiezioni principali mosse alla posizione del rapimento sono: 1) la parola rapimento non si trova affatto nella Bibbia (inglese N.d.T e 2) la dottrina è relativamente nuova.
Consideriamo entrambe le obiezioni.
La prima obiezione è priva di senso. Molte espressioni teologiche chiave non si trovano nella Bibbia: la sicurezza eterna, la Trinità, l’unione ipostatica, l’obbligo di rendere conto del proprio operato, la responsabilità, la sovranità (usata una volta nella NR06 in riferimento al re Saul in 1 S 14:47), l’onnipotenza (onnipotente compare una volta in Ap 19:6), l’onnipresenza, l’onniscienza, la santificazione e il discepolato.
Se un’idea riflette accuratamente l’insegnamento delle Scritture, non importa che l’espressione non sia presente nella Bibbia. Il concetto c’è.
Anche la seconda obiezione è inutile. Molte opinioni teologiche, buone e cattive, sono insegnamenti più recenti del rapimento (Anne Hutchinson lo insegnò nella Colonia della Baia del Massachusetts nel 1630 e John Nelson Darby lo rese popolare nel 1830). Alcune di queste idee includono il battesimo del credente (il battesimo infantile era la norma fino al XVI secolo), la cena del Signore, il dispensazionalismo, la critica testuale (testo critico e testo maggioritario), la nuova prospettiva su Paolo, il Teismo aperto, l’egualitarismo, la neo-ortodossia e il postmodernismo.
Se un’espressione teologica esprime accuratamente ciò che la Bibbia insegna, non è importante il momento in cui sia nata.
La dottrina del rapimento si trova ampiamente sia nell’AT che nel NT.
I seguenti sono tipi di rapimento nell’AT: Enoc ed Elia che vengono portati vivi in cielo in un vortice; Noè e la sua famiglia che si salvano dal diluvio per mezzo dell’arca; Lot con la moglie e le figlie che scappano da Sodoma.
Ci sono anche tipi di rapimento nel NT: l’assunzione di Paolo nel terzo cielo (2 Co 12:2); l’assunzione di Giovanni nel terzo cielo (Ap 4:1-2); il Signore Gesù che sale in cielo e scompare dalla vista dei discepoli (At 1:9-10).
Nel NT c’è anche un insegnamento diretto sul rapimento.
Le parole di Paolo in 1 Te 4:13-18 sono potenti e chiare. Prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi che saremo rimasti verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria (v. 17).
Egli ha insegnato il rapimento anche in 1 Te 5:1-11. I credenti dell’età della Chiesa eviteranno la tribolazione (ira) grazie alla salvezza che avverrà tramite il rapimento (1 Te 5:9).
Il Signore Gesù ha insegnato il rapimento in Matteo 24:40-42. Si vedano i tre eccellenti articoli del Dr. John Hart che forniscono dieci formidabili prove (Parte 1, Parte 2, Parte 3).
Anche il fatto che la Chiesa non sia menzionata in Apocalisse 6-19 supporta l’insegnamento del rapimento. Lo stesso vale per Giovanni 14:1-3.
Dunque, perché è importante credere nel rapimento?
In primo luogo, ci dà gioia sapere che il nostro Signore non ci permetterà di passare attraverso il terribile periodo della Tribolazione. Una distruzione improvvisa si abbatterà sul mondo non credente (1 Te 5:3), ma noi vi scamperemo (1 Te 5:9).
In secondo luogo, il rapimento ci ricorda che il Signore Gesù potrebbe tornare in qualsiasi momento. Ci spinge a vegliare sul suo prossimo ritorno. Ci fa desiderare di avere la sua approvazione e di sentirgli dire: “Va bene, servo buono e fedele”.
L’aspetto più importante del rapimento è la sua imminenza. È stato imminente fin dall’ascensione di Gesù. Giacomo 5:9 dimostra che era imminente durante la prima metà del primo secolo. Giovanni disse: “È l’ultima ora” (1 Giovanni 2:18).
Guardate Matteo 24:48. Il servo fedele divenne infedele dopo aver pensato: “Il mio padrone tarda [a venire]”. Lo stesso vale per 2 P 3:4: «Dov’è la promessa della sua venuta? Perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano come dal principio della creazione». Purtroppo, molti rifiutano l’idea del rapimento e dell’imminente ritorno di Cristo. Così facendo, rigettano una motivazione importante nella vita cristiana. Credo che sostituiscano l’idea di poter morire in qualsiasi momento, anche se la maggior parte delle persone non la pensa davvero così. Ma se comprendiamo la verità del rapimento, siamo motivati dal fatto che Gesù potrebbe tornare per noi in qualsiasi momento.
Sono arrivato alla fede in Cristo all’età di vent’anni. A quel tempo sono venuto a conoscenza del rapimento. Ricordo che i ragazzi dicevano: “Brucerà tutto”. Ricordo che non vedevamo l’ora che arrivasse il rapimento. Non eravamo impazienti di morire, speravamo di non morire mai. Uno dei nostri modi di dire quando salutavamo qualcuno e potevamo non rivederlo più era: “Quaggiù, lassù o nell’aria”.
Il Rapimento è importante per voi? Se sì, perché?
Tenere a mente il rapimento aiuta a mantenere l’attenzione sulla grazia.
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Bob Wilkin (ThM, PhD, Dallas Theological Seminary) è il Fondatore e Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive a Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. I suoi ultimi libri sono Faith Alone in One Hundred Verses e Turn and Live: The Power of Repentance.