Michael ha inviato questa eccellente domanda:
Buon pomeriggio. Recentemente, ho ascoltato il vostro episodio radiofonico del 7 Agosto intitolato “If I Lose Assurance, Do I Lose Everlasting Life?” (“Se perdo la certezza, perdo la vita eterna?”, N.d.T.). Durante questo episodio, è stata discussa la domanda od obiezione comune alla posizione della Grazia Gratuita riguardo al fatto che la certezza della salvezza/OSAS (Once saved, always saved – Una volta che si è salvati, si è salvati per sempre, N.d.T.) dia alle persone la licenza di peccare e di vivere in qualsiasi modo desiderino, senza conseguenze. Penso che questa accusa sia un’argomentazione di comodo. Le prove che ho visto non lo confermano. Avendo conosciuto nella mia vita sia l’insegnamento della Grazia Gratuita che moderatamente quello della Signoria della Salvezza, le mie esperienze indicano che l’impegno e la perseveranza sono molto più probabili da parte di coloro che sostengono la posizione della Grazia Gratuita. Gli standard impossibili della Signoria della Salvezza sembrano sfinire le persone e molti rinunciano quando vedono che non possono essere all’altezza dei requisiti. Sono certo che sia possibile, ma non ho mai conosciuto una persona che sostiene la teologia della Grazia Gratuita credere anche di avere la licenza di peccare. Mi piacerebbe sentire il vostro parere su questo argomento.
Sono d’accordo con Michael che quello della licenza di peccare sia un argomento fantoccio. Persino gli atei non pensano di avere la licenza di peccare. Tutti sanno che se ci si fa di fentanil si muore presto, a meno che non ci si disintossichi. Tutti sanno che la dipendenza dalle droghe (compreso l’alcolismo) è terribile. Nessuna persona che sostiene la Grazia Gratuita crede che ci si possa allontanare dal Signore senza conseguenze: raccogliamo quello che seminiamo.
È vero che molti di coloro che sostengono la salvezza per opere, compresa la Signoria della Salvezza, alla fine si esauriscono e si allontanano dalla fede. La paura dell’inferno può essere paralizzante.
La posizione della Grazia Gratuita insegna che una volta che si è salvati, lo si è per sempre. Questo è vero indipendentemente da come viviamo. Ma insegna anche che raccogliamo quello che seminiamo. Pertanto, se diventiamo come il figliol prodigo, ci ritroveremo nella carestia e nella sofferenza, a meno che e finché non torneremo al Padre (Luca 15:11-24). E se moriamo fuori dalla comunione con il Signore, proveremo vergogna al Trono del Giudizio di Cristo (1 Giovanni 2:28) e non potremo regnare con lui (2Ti 2:12), anche se saremo con lui per sempre (1Te 5:10).
Ho conosciuto alcuni sostenitori della Grazia Gratuita che sono arrivati quasi a credere di avere licenza di peccare. Non molti, ma alcuni sì.
Una volta ho conosciuto un uomo che aveva un ministero radiofonico. Diceva di essere un sostenitore della Grazia Gratuita. Affermava che oggi i credenti non sono sottoposti a nessuna legge e che tutto è legale. Non abbiamo bisogno di confessare i nostri peccati; siamo sempre in comunione con Dio, qualunque cosa accada. La confessione dei peccati è una pratica legalista.
Fece l’esempio, in onda (e sulla stampa), di un re che, avendo sposato una prostituta, aveva poi dichiarato legale la prostituzione nel suo Paese. Pensava che avrebbe smesso di fare la prostituta perché non era più illegale. Il suo argomento è che quando i credenti si rendono conto che nulla è illegale, il peccato perde la sua attrattiva e ci rallegriamo nell’obbedire a Dio.
Ironia della sorte, qualche anno dopo, fu arrestato per adescamento della prostituzione durante un’operazione sotto copertura in cui un’agente di polizia donna si era finta una prostituta. Avevano una sua registrazione nella quale si offriva di pagare per fare sesso. Patteggiò. In seguito, dichiarò di essere innocente ma di essersi dichiarato colpevole per preservare i soldi del suo ministero. La sua spiegazione non fu convincente per le decine di stazioni radio che abbandonarono il suo programma.
Credo che anche quell’uomo e i suoi seguaci sapessero che raccogliamo quello che seminiamo. Lo ha certamente provato sulla sua pelle quando è stato arrestato, schedato, processato e condannato in tribunale.
Anche uno studio sommario della parola legge (nomos) nel NT mostra che i credenti sono sotto la “legge di Cristo” e “la legge regale” (Ga 6:2; Gm 2:8). Pur non essendo più sotto la Legge di Mosè, siamo sotto i comandamenti del NT.
La Grazia Gratuita insegna che raccogliamo quello che seminiamo in questa vita e che nella vita futura raccoglieremo quello che seminiamo (Luca 15:11-24; 19:16-26; Ga 6:7-9; Ap 2:26).
Ci sono sostenitori della Grazia Gratuita che si allontanano dalla fede? Certo, ma lo fanno anche molti calvinisti e arminiani. Sono d’accordo con Michael. Le persone che supportano la Grazia Gratuita si allontanano molto meno spesso di quelle che credono nella Signoria della Salvezza.
Tenete a mente la grazia.
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Bob Wilkin (ThM, PhD, Dallas Theological Seminary) è il Fondatore e Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive a Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. I suoi ultimi libri sono Faith Alone in One Hundred Verses e Turn and Live: The Power of Repentance.