Articolo del calvinista Jon Bloom, scrittore e co-fondatore di desiringGod.org.
Si veda qui per l’articolo intitolato “Come Dio dà sicurezza” (9/4/15).
Bloom apre il suo articolo con queste parole: “Sono veramente un cristiano? Poche domande fanno tremare di più di paura i credenti…”.
Ecco la sua opinione: “Come la maggior parte delle cose nella vita cristiana, la sicurezza è qualcosa che si coltiva e diventa più profonda e più forte col tempo. È un dono che ci viene da Dio, secondo Newton, gradualmente, attraverso frequenti prove”.
I tre punti principali di Bloom sulla sicurezza
- La sicurezza cresce attraverso il conflitto spirituale.
Il suo punto è che la certezza è come un interruttore dimmer. Quando una persona nasce di nuovo, è come una lampadina da 100 watt che emette solo 10 watt di luce perché il regolatore della luminosità è impostato su basso. Con il verificarsi di un conflitto spirituale, la nostra sicurezza cresce, se gestiamo il conflitto in modo corretto. In caso contrario, rimane invariata o addirittura diminuisce.
- Il motivo per cui la sicurezza cresce in questo modo.
Per la risposta, viene citato Newton: “Non possiamo fare affidamento sulla sicurezza finché non abbiamo quella conoscenza della malvagità e dell’inganno dei nostri cuori che si può acquisire solo con il ripetersi di esperienze dolorose”. Il punto sembra essere – non viene spiegata la risposta di Newton – che la paura dell’inferno ci spinge a guardare di più alla croce e di più alle “promesse di Cristo per noi”. In altre parole, il punto è che se fossimo certi della nostra salvezza, non ci avvicineremmo a Cristo. Abbiamo bisogno dell’incertezza per avvicinarci a Lui e per aumentare l’intensità della nostra luce.
Ovviamente, se ciò fosse vero, una persona non potrebbe mai essere sicura del proprio destino eterno perché, se lo fosse, allora non avrebbe nulla che la spinga ad avvicinarsi a Cristo.
- Attraverso molti pericoli, fatiche ed insidie.
La sua conclusione è interessante:
La certezza della nostra salvezza non deriva dalla fiducia in qualche testimonianza interiore misurabile soggettivamente né da quanto caloroso sia il nostro affetto per Dio in un determinato momento. Piuttosto, la nostra sicurezza deriva da una crescente fiducia nell’opera salvifica di Cristo, che ha acquistato il compimento di tutte le sue grandi promesse nei nostri confronti (2 Pietro 1:4) e il suo potere di mantenerle.
Una sicurezza maggiore deriva da una fede più profonda. E la fede si rafforza solo attraverso un vigoroso allenamento fatto di prove.
Bloom contraddice ciò che molti Calvinisti credono sulla testimonianza interiore e soggettiva dello Spirito Santo. Tuttavia, accetta l’idea che le nostre opere soggettive siano essenziali per avere il regolatore di luminosità impostato su alto.
Alto, comunque, non significa mai 100 watt. Il massimo a cui un Calvinista può aspirare è la “certezza piena”, un’espressione usata da Bloom. La certezza piena corrisponde all’incirca a 90 watt.
Bisogna avere costanti dubbi sul proprio destino eterno per continuare ad essere attirati verso Cristo.
Analisi del punto di vista di Bloom sulla sicurezza
Da un lato, va elogiato perché dice ai suoi lettori di non guardare dentro di sé per una qualche testimonianza interiore e soggettiva. Questo non è ciò che insegna Ro 8:16. Si veda qui per un video di sei minuti riguardo al blog di Bloom che ho registrato su YouTube.
Dall’altra parte, deve essere criticato perché suggerisce che la mancanza di sicurezza sia una cosa positiva, che la certezza della vita eterna può crescere nel tempo e che solo se rispondiamo bene alle prove possiamo ben sperare di avere, forse, la vita eterna. A torto afferma – citando favorevolmente Newton – che “la certezza [viene] dall’esperienza”.
Un problema importante dell’articolo di Bloom è che contiene pochissime Scritture e non menziona mai il Vangelo di Giovanni. Bloom cita invece Gm 1:2-3, Ro 5:3-4, Eb 12:7-8, Fl 3:9, 2 Co 1:9 e 2 P 1:4 (in quest’ordine). Sono tutti versetti che riguardano il discepolato. Nessuno di questi parla di come un non credente possa acquisire la certezza della vita eterna (o di come un credente che ha perso la propria sicurezza possa riconquistarla).
Se volete avere sicurezza, ovvero se volete essere certi di avere la vita eterna e che non perirete mai, consultate il Vangelo di Giovanni. Il Signore Gesù è stato chiarissimo sulla questione.
di Bob Wilkin
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Bob Wilkin (ThM, PhD, Dallas Theological Seminary) è il Fondatore e Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive a Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. I suoi ultimi libri sono Faith Alone in One Hundred Verses e Turn and Live: The Power of Repentance.