Peter mi ha inviato un articolo dicendo, “c’è qualcosa di deviato in questo pezzo”. È il 22 Marzo, 2023 e si tratta del devozionale Pathway to Victory del pastore della First Baptist Dalla, Robert Jeffress.i Il titolo è, “L’abilità di credere è un dono”.
Potete leggere l’articolo intero, qui. Jeffress supporta una posizione calvinista, ma con alcuni accorgimenti che lo fanno sembrare meno deterministico.
Jeffress chiede, “nel mondo siamo tutti liberi di fidarci di Cristo come Salvatore, o Dio trattiene alcuni dal raggiungere Cristo?” Ecco la sua risposta sconcertante (dopo aver citato Ap 22:17): “Tutti sono liberi di affidarsi a Cristo, ma non tutti vogliono o sono capaci di avere fiducia in Cristo”
Presumo che quando dice affidarsi, in realtà voglia dire credere. Dopotutto, il titolo del devozionale è “l’abilità di credere è un dono”.
Capisco la parte in cui parla della volontà. Il Signore ci dice in Giovanni 5:40 che alcuni nel suo pubblico non volevano “venire a Me per avere la vita!”. “Venire a Gesù” si riferisce a credere in Lui (Giov 6:35). Si, molti non vogliono credere in Gesù. Non pregano, non vanno in chiesa, non leggono la Bibbia, nè fanno domande ai loro amici Cristiani.ii
Ma Jeffress non si ferma qui e arriva a dire che prima della nuova nascita “non tutti sono…capaci di affidarsi a Cristo”. Dire che tutti sono incapaci di credere significa che prima di essere nati, il nostro destino eterno è già stato determinato. Quelli che non sono eletti da Dio non hanno l’abilità di credere in Cristo e di nascere di nuovo. Se non sei stato eletto, peccato. Non c’è rimedio per te, dal momento che secondo il Calvinismo, Cristo morì solo per gli eletti.
Jeffress menziona il verso a cui ricorrono i Calvinisti, Efesini 2:3. Scrive, “Siamo nati in un mondo spiritualmente morto. Può qualcuno che è morto, prendere a sedersi all’improvviso e cominciare una nuova vita? No. Nello stesso modo, noi non ci svegliamo spiritualmente un giorno qualunque dicendo, “Sai cosa? Ho bisogno di un Salvatore”. Non succede in questo modo!
Si tratta di un terribile errore d’interpretazione del verso in Efesini 2:1-3. Essere morti spiritualmente vuol dire non avere la vita eterna, come Efesini 2:5 chiarisce: “anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati),”. L’idea che un non credente non possa cercare Dio (in risposta alla Sua ricerca di loro, che avviene prima) viene contraddetto da Cornelio in Atti 10, dai Bereani di Atti 7:11, e dalle parole di Paolo ai filosofi atenesi in Atti 17:27. Le persone che sono morte spiritualmente posso pregare, leggere la Bibbia, andare in chiesa e persino frequentare uno studio Biblico. Possono cercare Dio perché la tesi calvinista della depravazione totale è totalmente sbagliata.
A proposito, perché parla di “cominciare una nuova vita?” Sta forse suggerendo che credere in Gesù significa pentirsi dei propri peccati e impegnarsi a seguire Cristo tutto il resto della nostra vita? Non ne sono sicuro. Ma sembra implicare proprio questo.
La risposta Calvinista a questo dilemma è che la rigenerazione precede la fede, almeno logicamente. Questo vuol dire che il non credente riceve prima la vita eterna, poi riceve quello che i Calvinisti chiamano il dono della fede.
Forse non comprendi appieno quello che ho scritto. Allora provo a dirlo in un altro modo. Secondo i Calvinisti, una persona prima nasce di nuovo. Poi, crede. Loro prendono Giovanni 3:16 al contrario. Per loro, si dovrebbe leggere così: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figlio, affinché chiunque ha la vita eterna crederà in Lui e non smetterà di credere”.
Jeffress sembra essere d’accordo. Ecco cosa scrive, “Il modo in cui Dio rende una persona che è spiritualmente morta spiritualmente viva, è attraverso lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è Colui che ci rigenera e ci dà l’abilità di credere.” Forse ha messo le parole nell’ordine sbagliato. Di sicuro voleva dire che lo Spirito Santo prima ci dà l’abilità di credere e poi, se lo facciamo, ci rigenera. Ma non è ciò che ha scritto. Ha scritto che lo Spirito Santo ci rigenera e poi ci dà l’abilità di credere.
Ecco come conclude il suo devozionale: “La tua salvezza non ha assolutamente nulla a che fare con te e tutto a che fare con Dio. Persino la tua abilità di credere è un dono dello Spirito Santo di Dio. Nella Sua misericordia, per il Suo amore per te, ti ha salvato. È lo Spirito Santo che ti ha dato l’abilità di avere fede in Cristo.”
Ha ragione Peter. C’è qualcosa di deviato in questo devozionale.
i Robert Jeffress era il pastore della scuola superiore FB Dallas nel 1980. Lavorai per lui come apprendista per un anno ed avevo un rapporto molto cordiale con lui. Mi piaceva come persona, ma ero preoccupato per alcune cose che scriveva e diceva.
ii Tuttavia, c’erano persone quel giorno che desiderarono venire al Signore. Gli undici apostoli hanno tutti creduto in Lui. Non vollero rifiutare.
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Bob Wilkin è il Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive in Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. Il suo ultimo libro è Turn and Live: The Power of Repentance.