E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli». (Matteo 16:18-19)
Di solito non mi preparo in anticipo quando rispondo a domande riguardanti dei podcast. Non preparandole in anticipo, le risposte risultano molto spontanee. Certo, lo sono.
Ma quando David Renfro ed io stavano rispondendo su un argomento l’altro giorno riguardo a Matt 16:18-19, abbiamo decido che avevamo bisogno di fermarci e fare un po’ di preparazione.
Ho trovato delle grandi citazioni da due commentatori che condividiamo nel podcast.
R.T. France ha scritto,
La metafora del “legare” e “sciogliere” si riferisce anche ad un’autorità amministrativa. I termini sono usati nella letteratura rabbinica per indicare cosa è permesso e cosa non lo è. Quando la stessa commissione viene data a tutto il gruppo di discepoli in 18:18, si riferirà specificatamente al contesto di affrontare problemi di peccato all’interno della loro comunità (vedi i commenti qui). Tale autorità di dichiarare ciò che è permissibile e ciò che non lo è avrà, di certo, delle conseguenze personali per la persona che è giudicata d’aver peccato, ma il focus della metafora del “legare” è il giudizio precedente secondo principio, e lì, come qui, l’oggetto di entrambi i verbi sarà espresso nel neutro, non nella forma maschile; sono le cose, i problemi, che sono legati o sciolti, non le persone di per sé…(Matthew, p. 626).
Leon Morris concorda:
La metafora del legare e sciogliere era usata dai rabbini per dichiarare ciò che era vietato oppure permesso. C’è una forte opinione che i Cristiani pensano piuttosto si tratti di esclusione oppure ammissione in una comunità cristiana. Potrebbe essere corretto, anche se dovremmo tenere presente che [la parola] ciò è neutra entrambe le volte e questo è più pertinente alle cose che alle persone. Se lo prendiamo seriamente, questo passaggio significa che la chiesa ispirata dallo Spirito sarà in grado di dichiarare autoritativamente quali cose sono proibite e quali permesse (Matthew, p. 426)
Molti hanno suggerito, come menziona Morris, che Gesù stava dicendo che Pietro e gli altri apostoli (compara con Matt 18:18) avevano l’autorità di determinare chi sarebbe e chi non sarebbe entrato nel regno (sulla base di chi ha creduto in Gesù e chi no). Ma questo non è il vero problema qui. Invece, il Signore stava parlando di quali pratiche saranno permesse e quali proibite nella chiesa locale.
In un certo senso, gli apostoli lo stanno ancora facendo oggi. I loro scritti (incluso i racconti degli insegnamenti del Signore Gesù) ci dicono quello che i credenti dovrebbero fare e non.
Paolo disse in Efesini 2:20 che la chiesa poggia sul fondamento degli apostoli e profeti (con Cristo come pietra angolare). Gli apostoli non solo erano parte della prima generazione di Cristiani, ma erano anche membri leader della fondazione della Chiesa. Furono usati dal Signore per dare le istruzioni di cui abbiamo bisogno per compiacere a Dio.
Di Bob Wilkin
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Bob Wilkin è il Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive in Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. Il suo ultimo libro è Turn and Live: The Power of Repentance.