La seconda lettera di Pietro concerne la parola profetica e il rimanervi fedeli. In essa, egli ricorda ai lettori che Gesù presto ritornerà e ricompenserà coloro che avranno perseverato nella fede e nelle buone opere.
J. N. D. Kelly afferma che “essere trovati dal Signore quando Egli verrà… è un chiaro riferimento al giudizio” (p. 370). Si riferisce, così dicendo, al Giudizio del Grande Trono Bianco: Kelly pensa che tutti saranno giudicati lì. Ma Pietro sta parlando del giudizio dei credenti, che avverrà al Trono del Giudizio di Cristo (2Co 5:9-11), mille anni prima del Giudizio del Grande Trono Bianco.
Ricordate quando il Signore trovò Adamo ed Eva nel Giardino dell’Eden dopo che avevano peccato? Camminava nel giardino sul far della sera e li trovò che si nascondevano da Lui per la vergogna (Ge 3:8)!
Quando Gesù tornerà, ci troverà immacolati e irreprensibili (lett. senza macchia) o corrotti e impuri? Si confronti la fiducia con la vergogna in 1 Giovanni 2:28.
Nel suo commentario alla seconda lettera di Pietro in 1-2 Peter and Jude Zane Hodges spiega così le parole di Pietro:
Le parole immacolati e irreprensibili non indicano l’assenza di peccato, quanto piuttosto delle vite vissute senza quella generale depravazione e quella corruzione che li circondava, specialmente quella incoraggiata dalla licenziosità dei falsi maestri (p. 170).
Pietro afferma che i lettori dovrebbero “considerare che la pazienza del Signore è salvezza”.
In che senso la pazienza del Signore è “salvezza”? Pietro non si sta riferendo alla salvezza dall’inferno, anche se la maggior parte dei commentatori suggerisce il contrario.
Nel suo commentario, Zane Hodges ritiene che la salvezza (sōtēria) si riferisca qui al Rapimento della Chiesa. Quando il Signore verrà, saremo salvati dall’ira della Tribolazione, quando saremo rapiti per incontrarlo nell’aria.
Saremo salvati da questa epoca malvagia e dai suoi falsi maestri. Se continueremo ad avere lo sguardo sul Signore Gesù, saremo trovati immacolati e irreprensibili.
Pietro ci ricorda che Paolo aveva scritto della necessità di concentrarsi su Cristo e di vivere rettamente in vista del Suo imminente ritorno. Hodges suggerisce che Pietro abbia in mente la prima lettera ai Tessalonicesi.
Con un approccio molto umano, Pietro dice che il contenuto delle lettere di Paolo è difficile da comprendere. Non possiamo tutti rispondere “Amen”?
Afferma anche che gli uomini ignoranti ed instabili travisano le parole di Paolo “a loro propria perdizione, come fanno con le altre Scritture”. Pietro definisce gli scritti di Paolo come Scritture!
“State in guardia per non essere trascinati dall’errore degli scellerati e scadere così dalla vostra fermezza” (2Pt 3:17). I lettori erano fedeli a quel tempo.
Si noti il contrasto tra la fermezza dei lettori e l’instabilità dei falsi maestri (2Pt 3:16).
Poiché ci sono persone che manipolano le Scritture (v 16), uomini malvagi che insegnano l’errore (v 17), dobbiamo stare attenti a non cadere in errore!
Tutti ricordiamo delle persone che erano solite frequentare abitualmente la nostra chiesa e camminavano con il Signore, ma che poi hanno smesso di camminare in comunione con Lui.
Può succedere a chiunque di noi; non siamo al sicuro dal pericolo di allontanarci dalla fede. Tutti noi abbiamo bisogno di una regolare comunione nella Parola di Dio per rimanere saldi.
Il modo in cui evitiamo di cadere, in cui rimaniamo saldi, è continuando a crescere nella grazia e nella conoscenza di Dio (2 Pietro 3:18).
Si confronti Giuda 24. Dio può impedirci di cadere.
Se state maturando, non cadrete a meno che non smettiate di farlo. Finché continuerete ad ascoltare e ad applicare la Parola di Dio come viene insegnata, crescerete sempre di più.
Zane Hodges fa un’eccellente osservazione sulla necessità di mantenere una corretta comprensione della grazia di Dio per quanto riguarda sia la nostra giustificazione che la nostra santificazione:
Nella chiesa evangelica moderna, quando un credente viene irretito da dottrine che mescolano grazia ed opere, la crescita nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo e della Sua parola sostanzialmente si arresta. Ciò non sorprende, in quanto la nostra essenziale relazione con Dio si basa sulla Sua grazia salvifica verso di noi attraverso Gesù Cristo. Quando qualcuno è confuso su questo, la sua confusione getta un velo su tutta la Scrittura. La crescita si interrompe necessariamente (1-2 Peter and Jude, p. 173, corsivo dell’autore).
Si noti che stiamo crescendo nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo. La vita cristiana è incentrata su Cristo: cresciamo quando Lo conosciamo meglio.
La gloria è riservata a Lui, “ora e in eterno”. Egli è magnifico. E noi dobbiamo glorificarlo attraverso le nostre vite.
Michael Green puntualizza: “È giusto che questa epistola, che tanto ha da dire sul Signore asceso al cielo, si chiuda con la gloria di Cristo” (p. 152).
Non viviamo in un mondo che promuove una visione corretta del Signore Gesù Cristo e dei Suoi insegnamenti. Anche i maestri che si definiscono cristiani spesso stravolgono e manipolano il chiaro significato della Parola di Dio.
Dobbiamo stare in guardia, per evitare di allontanarci dal Signore. Dobbiamo continuare a crescere.
In definitiva, se non stiamo progredendo nella vita cristiana, allora stiamo arretrando. È per questo che definiamo i cristiani che si sono allontanati dalla fede dei traviati.
Il Signore Gesù ha promesso di tornare presto. Ed Egli mantiene tutte le Sue promesse.
Vivete ogni giorno come se fosse quello in cui il Signore potrebbe tornare. Vivete in vista dell’imminente ritorno del Signore e del vostro giudizio al Bema.
Vogliamo essere trovati da Lui immacolati e irreprensibili. Non vogliamo tutti sentire il nostro Signore e Salvatore dire: “Va bene, servo buono e fedele”?
di Bob Wilkin
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Bob Wilkin (ThM, PhD, Dallas Theological Seminary) è il Fondatore e Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive a Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. I suoi ultimi libri sono Faith Alone in One Hundred Verses e Turn and Live: The Power of Repentance.