Un gruppo di pastori e studiosi della Bibbia ha pubblicato un documentario che cerca di confutare il concetto di OSAS (Once Saved, Always Saved – Una volta che si è salvati, si è salvati per sempre). In una parte del video, i Dottori Michael Brown e David Bercot, insieme ai pastori Joe Schimmel e Zac Poonen, affermano che 1 Giovanni 1:9 dimostra che il concetto di OSAS è falso. Si veda qui, dal minuto 56:12 a 57:19.
Non riescono a spiegare perché non essere in comunione con Dio significhi aver perso la salvezza. Il loro ragionamento, anche se non esplicitato, sembra essere questo:
Premessa principale: solo le persone in comunione con Dio sono salvate.
Premessa secondaria: 1 Giovanni 1:9 stabilisce che se un credente non confessa i suoi peccati, non è in comunione con Dio.
Conclusione: 1 Giovanni 1:9 insegna che la salvezza viene persa ogni qual volta un credente non confessi i propri peccati.
Ma rileggete 1 Giovanni 1:9. Non si parla di rigenerazione, né di salvezza, né di giustificazione, né di condanna eterna.
I temi in 1 Giovanni 1:9 sono il perdono e la purificazione; temi che riguardano la comunione con Dio, non il nostro destino eterno.
Tuttavia, il pastore Joe Schimmel smentisce i suoi colleghi, forse perché si rende conto di quanto quel ragionamento suoni severo. Un solo peccato non confessato e una persona perde la salvezza? Non secondo il pastore Schimmel, il quale dichiara:
“Bisogna confessare i propri peccati continuamente. Ora, se moriamo e c’è un peccato non confessato, beh, indovinate un po’? Siamo tralci innestati nella vite. Essere privi della gloria del Signore non ci separa dalla vite. È l’apostasia che ci separa dalla vite. E quest’ultima rappresenta una continua ribellione verso Dio” (si veda dal minuto 57:19 a 57:37).
Schimmel afferma che un solo peccato non confessato non ci separerà dalla vite. Qual è, allora, il significato di 1 Giovanni 1:9? E perché gli altri studiosi e pastori sostengono che questo verso confuti il concetto di OSAS?
Schimmel sbaglia ad affermare che l’apostasia causi la perdita della salvezza. E la sua definizione di apostasia è errata. Dice: “L’apostasia… è la continua ribellione a Dio”. No, l’apostasia è l’allontanamento dalla fede. Non è necessario che ci si ribelli continuamente e per un lungo periodo a Dio. L’apostasia si verifica nel momento in cui si cessa di credere ad una verità fondamentale delle Scritture.
Tutte le promesse del Signore che includono la parola “mai”, sia nel Vangelo di Giovanni che nel resto delle Scritture, dimostrano che nemmeno la continua ribellione verso Dio può separare il credente dalla vita che Dio gli ha dato. Il credente non perirà mai (Giovanni 3:16), non avrà mai più sete (Giovanni 4:10-14), non avrà mai più fame (Giovanni 6:35), non sarà mai cacciato fuori (Giovanni 6:37) e non morirà mai spiritualmente (Giovanni 11:26).
In conclusione: 1 Giovanni 1:9 non contraddice il concetto di OSAS. E neppure 2Pt 1:9 (purificazione dei vecchi peccati) o Gm 5:19-20 (ricondurre al Signore un credente che si è allontanato, per salvarlo dalla morte fisica). È un terribile errore confondere il perdono con la sicurezza eterna.
Naturalmente, alcuni di questi uomini, se non tutti, potrebbero aver creduto alla promessa della vita eterna in passato. Se è così, restano salvi, anche se oggi non credono più nella veridicità di Giovanni 3:16. Il concetto di OSAS (Una volta che si è salvati, si è salvati per sempre) rappresenta una buona notizia. Non siete d’accordo?
Tenete a mente la grazia!
di Bob Wilkin
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Bob Wilkin (ThM, PhD, Dallas Theological Seminary) è il Fondatore e Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive a Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. I suoi ultimi libri sono Faith Alone in One Hundred Verses e Turn and Live: The Power of Repentance.