Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, passarono tutti attraverso il mare, furono tutti battezzati nella nuvola e nel mare, per essere di Mosè; mangiarono tutti lo stesso cibo spirituale, bevvero tutti la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e questa roccia era Cristo. Ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque: infatti furono abbattuti nel deserto (1 Co 10:1-5).
Ho scritto un blog dicendo che è improbabile che l’intera generazione dell’Esodo fosse rigenerata. Si veda qui. Questo ha portato a una gentile e-mail da parte di un amico di nome Jon:
Molto interessante! Come vedete ciò alla luce di 1 Corinzi 10:1-4? Paolo sembra suggerire che tutti coloro che uscirono dall’Egitto erano salvati. Qual è il contesto di “tutti” in quei versi? Se bevvero dalla Roccia – e la Roccia era Cristo – non significa forse che erano salvati?
Tutti i padri del popolo ebraico: 1) furono sotto la nuvola; 2) passarono in mezzo al mare; 3) furono battezzati in Mosè; 4) mangiarono lo stesso cibo spirituale; 5) bevvero la stessa bevanda spirituale.
Tuttavia, si noti il contrasto nel versetto 5. Invece di essere compiaciuto di tutti loro, Dio era deluso “dalla maggior parte di loro“, cioè di tutti tranne Giosuè e Caleb.
Nessuno di questi cinque fattori suggerisce che l’intera generazione dell’Esodo fosse nata di nuovo. Furono guidati da una nuvola. Attraversarono in sicurezza il Mar Rosso. Furono battezzati in Mosè, ovvero tutti si identificarono con Mosè e lo seguirono come loro leader. Mangiarono tutti la manna mandata da Dio. Bevvero tutti l’acqua che spesso miracolosamente proveniva da una roccia (cioè da Cristo).
Cristo era la Fonte dell’acqua che bevevano nel deserto. È questo il senso del verso 4 secondo Paolo. L’acqua era acqua, non una metafora del messaggio della vita eterna come in Giovanni 4:10-14. “Bere acqua viva” è una figura retorica per indicare la fede in Gesù. La generazione dell’Esodo non credette nella venuta del Messia per avere la vita eterna quando bevve letteralmente l’acqua fornita dal Messia.
Gesù diede da mangiare a 5.000 uomini, più donne e bambini, ma questo non significa che fossero tutti nati di nuovo. Gesù fornì il vino alle nozze di Cana ma questo non significa che coloro che ne bevvero fossero eternamente al sicuro.
Ho controllato i vari commentari. Ne ho trovato uno che diceva che, siccome Dio non si era compiaciuto della maggior parte di loro, “avevano perso il favore di Dio e non avevano ottenuto la salvezza promessa” (Lange, Kling e Poor, 1 Corinthians, p. 198). È possibile che questo commento non faccia riferimento alla salvezza dalla condanna eterna, ma alla salvezza dal deserto e l’ingresso nella Terra Promessa.
Commentando 1 Co 10:12, Gordon Fee è chiaro nella sua interpretazione: “Questo può solo significare che anche i Corinzi, come Israele, possono mancare il premio finale, in questo caso la salvezza eterna (vedi 6:9-11)” (First Corinthians, p. 459). Questa interpretazione è totalmente contraria al chiaro significato di Gv 3:16 o di Ef 2:8-9.
Il punto in 1 Co 10:1-5 è che avere grandi risorse spirituali non è garanzia di successo spirituale. Il punto non è che l’intera generazione dell’Esodo fosse nata di nuovo.
di Bob Wilkin
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Bob Wilkin (ThM, PhD, Dallas Theological Seminary) è il Fondatore e Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive a Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. I suoi ultimi libri sono Faith Alone in One Hundred Verses e Turn and Live: The Power of Repentance.