Secondo i calvinisti, gli eletti è una delle espressioni più importanti della Bibbia, anche se ricorre solo sette volte nel NT (Mt 24:24; Mr 13:22; Ro 11:7; Cl 3:12; 1Ti 5:21; 2Ti 2:10; 2Gv 1). Senza l’articolo determinativo, le parole eletto o elezione ricorrono altre sedici volte nel NT.
Tuttavia, altre parole trasmettono l’idea di elezione o selezione. I termini scegliere o scelto ricorrono trentasette volte nel NT.
Le parole greche sono eklego (io scelgo o io eleggo), eklektos (eletto), ekloge (elezione), proorizo (io predestino), haireo (io scelgo), tasso (io nomino, io pongo) e horizo (io nomino, io determino).
Sam Storms, un importante calvinista, ha un articolo online intitolato “Biblical Terminology of Election”. Si veda qui. Queste sette parole ricorrono settantasei volte nel NT.
Storm afferma che la maggior parte dei rimandi all’elezione o alla scelta nel NT non riguarda quella che lui chiama elezione alla vita eterna. Secondo i suoi calcoli, solo trentasei delle settantasei citazioni riguardano l’elezione alla vita eterna, cioè poco meno della metà.
Oggi, nel prepararmi per la mia lezione di scuola domenicale, ho analizzato tutte le trentasei referenze che secondo Storm si riferiscono all’elezione alla vita eterna.
Le ho esaminate una per una.
Vi darò la versione riassunta del mio studio.
Nove delle trentasei citazioni si trovano nei Vangeli sinottici e si riferiscono ad Israele, il popolo eletto di Dio (Matteo 22:14; 24:22, 24, 31; Marco 13:20 (due volte), 22, 27; Luca 18:7); non hanno nulla a che fare con l’elezione di singoli o di un gruppo di individui alla vita eterna.
Si scende a ventisette possibili referenze.
Tre dei suoi esempi si trovano negli Atti e uno si riferisce ad Israele (At 13:17), uno si riferisce a Paolo come strumento scelto da Dio (At 9:15) e uno non si riferisce affatto all’elezione (At 13:48).
Siamo giunti a ventiquattro su settantasei.
Il fatto che i calvinisti citino elementi a supporto così deboli danneggia la loro causa.
Passo ai versetti più decisivi menzionati dai calvinisti.i
Ci sono due usi nelle epistole di Pietro: 1 Pietro: 1:1e 2 Pt 1:10.
La parola eletti ricorre in realtà in 1 Pt 1:2, anziché prima della parola forestieri nel versetto 1 (Il problema non sussiste nella traduzione italiana della Bibbia; è invece presente nella traduzione inglese, NKJV, N.d.T.). I traduttori, per qualche strano motivo, l’hanno spostata. Pietro stava scrivendo a dei forestieri eletti. Cioè, erano stati scelti per essere dispersi dalla loro patria.
La II lettera di Pietro 1:10 si riferisce all’essere chiamati ed eletti perché ci venga ampiamente concesso l’ingresso nel regno (2Pt 1:11).
Né 1Pt 1:2 né 2Pt 1:10 si riferiscono all’elezione alla vita eterna.
I Tessalonicesi 1:4 è un riferimento vago: “Conosciamo, fratelli amati da Dio, la vostra elezione”. Elezione a cosa? In The Grace New Testament Commentary ho scritto: “Paolo potrebbe semplicemente voler dire che sa che sono stati scelti da Dio per elevare il nome di Gesù nella città di Tessalonica. Tuttavia, se si considera il contesto, sembra che Paolo stia parlando più specificamente del fatto che sono stati scelti per soffrire per Cristo. Si vedano i vv. 5-10 e la relativa discussione“ (“1 Thessalonians”, p. 931).
Fee suggerisce che ciò si riferisca a quella che egli definisce elezione corporativa a posteriori, che rende tutti coloro che credono in Gesù parte della Chiesa, la comunità dei credenti: “Si noti che in questo caso Paolo sta pensando all’intero corpo dei credenti tessalonicesi come eletti, non ai singoli credenti… Inoltre, per Paolo ‘l’elezione’ è sempre riferita ai credenti e quindi riflette una realtà successiva al fatto, non precedente; e come in questo caso, è sempre vista come un’azione dell’amore di Dio, e quindi diventa una forza dinamica nella vita della comunità dei credenti” (1-2 Thessalonians, p. 31, corsivo aggiunto).
Probabilmente il versetto più forte dei settantasei è 2Te 2:13. Questo è l’unico versetto del NT che dice che Dio ha eletto qualcuno “alla salvezza”. Forse questo unico verso dimostra la visione calvinista dell’elezione.
La salvezza (soteria) in 1-2 Tessalonicesi si riferisce alla salvezza dalla Tribolazione, non dalla condanna eterna. Si confronti 1Te 5:8-9 e 2Te 2:10 (si veda anche 1Te 2:16). Dio ha scelto di portare via i credenti dalla terra durante la Tribolazione. Il problema non è individuale e non riguarda il destino eterno. Lo Spirito Santo ci ha santificati, messi a parte, in modo che ce ne andremo da qui prima dell’inizio della Tribolazione.
Questo è quanto. Siamo a zero su settantasei. Non un solo versetto del NT supporta l’elezione alla vita eterna.
Vi invito a fare questo studio da soli.
Naturalmente, versetti come Giovanni 5:39-40 e Atti 13:46 dimostrano che l’idea dell’elezione alla vita eterna non è valida. Tuttavia, è incoraggiante vedere che nessuno dei versetti citati dai calvinisti si riferisce a questa dottrina.
Concentratevi sulla grazia.
i Nell’appendice de The Ten Most Misunderstood Words in the Bible c’è una discussione sull’elezione. Sto scrivendo un nuovo libro sulle parole più importanti della Bibbia e uno dei capitoli sarà dedicato all’elezione. In quel capitolo, esaminerò tutti i trentasei versetti che Storm menziona per insegnare l’elezione alla vita eterna.
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Bob Wilkin (ThM, PhD, Dallas Theological Seminary) è il Fondatore e Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive a Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. I suoi ultimi libri sono Faith Alone in One Hundred Verses e Turn and Live: The Power of Repentance.