Tutte le tradizioni cristiane condividono alcune credenze generali, ma le divergenze sono enormi quando si tratta della questione più importante: cosa significa credere in Gesù Cristo?
Queste tradizioni possono interpretare il significato di “chiunque crede in Lui” in molti modi diversi, ma per lo più il tutto si riduce a considerare la fede in Cristo come una sorta di opera buona o un impegno a compiere opere buone.
La maggior parte di esse sostiene che credere in Cristo non significhi semplicemente essere persuasi riguardo alla veridicità della Sua promessa al credente, ma comporti invece un ravvedimento morale, che include alcuni o tutti i seguenti aspetti:
- Abbandonare i propri peccati
- Arrendersi a Cristo
- Dedicare la propria vita a Cristo
- Diventare seguaci di Cristo
- Essere battezzati.
Nel suo libro “Faith Works”, il Dr. John MacArthur definisce così la fede che salva:
Il Vangelo… non richiede una semplice decisione mentale, ma [anche] una resa del cuore, della mente e della volontà – dell’intera persona – a Cristo… Tutti i peccatori… devono fare i conti con l’esigenza da parte di Dio che essi si allontanino dal peccato per accettare Cristo come Signore e Salvatore (pp. 194-95).
Si noti che per MacArthur c’è qualcosa da credere, ma non è tutto. Secondo lui, “fede che salva” significa innanzitutto arrendersi totalmente, allontanarsi dai peccati ed accettare Gesù come Signore e Salvatore.
Curtis Crenshaw ha scritto un libro intitolato “Lordship Salvation: The Only Kind There Is!”. In quel libro scrive:
Chi afferma di conoscere Cristo come Salvatore, ma non si inchina a Lui come Signore, sta ingannando se stesso. Possiede lo stesso tipo di fede che Giacomo dice che i demoni hanno (2:14 e successivi), ovvero una conoscenza senza obbedienza. Tali sapientoni – e questo è tutto ciò che sono – ingannano se stessi dritti all’inferno. La fede autentica si manifesta necessariamente con l’obbedienza, altrimenti è una parvenza superficiale, una finzione. Il peccatore confida nell’interezza del Cristo, con tutta la sua anima, mente, volontà e sentimenti (p. 59).
Se non si comprende correttamente il significato di credere in Gesù, non si può essere sicuri di avere la vita eterna. Giovanni 3:16 diventa un mistero se il significato di credere in Gesù è un mistero.
Molti nel mondo cristiano vogliono effettivamente questo risultato. Credono che avere la certezza della propria salvezza promuova una vita licenziosa. Come ha detto uno dei teologi nel documentario “Once Saved, Always Saved?”, l’incertezza mantiene le persone “sulla retta via”.
Capire cosa significa credere in Gesù è di vitale importanza per la nostra salvezza e la nostra santificazione.
Non si può nascere di nuovo senza credere in Gesù e non si può credere in Gesù se non se ne conosce il significato.
Non si può essere un credente maturo se non si è certi della propria salvezza e non se ne può essere certi se non si sa cosa significa credere in Gesù.
L’idea di credere in Gesù è quello che Paolo (1Co 3:1-3) e l’autore di Ebrei (Eb 5:12-14) chiamano il latte della Parola, una delle semplici verità della Scrittura. Eppure, è diventato un argomento difficile e complesso per la maggior parte dei credenti di oggi. È una tragedia. Giovanni 3:16 è diventato incomprensibile.
Dobbiamo sapere cosa significa credere in Gesù e poi dobbiamo condividere questo messaggio con tutti coloro che vorranno ascoltare. Capire cosa significa credere in Gesù è essenziale per la nostra salvezza e la nostra santificazione.
_________
Bob Wilkin (ThM, PhD, Dallas Theological Seminary) è il Fondatore e Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive a Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. I suoi ultimi libri sono Faith Alone in One Hundred Verses e Turn and Live: The Power of Repentance.