Questa domanda è stata posta ieri durante la Scuola Domenicale. È una domanda eccellente.
Un uomo venne da Gesù e gli disse: «Ti seguirò, Signore, ma lasciami prima salutare quelli di casa mia». (Luca 9:61). Il Signore rispose:
«Nessuno che abbia messo la mano all’aratro e poi volga lo sguardo indietro è adatto per il regno di Dio».
I sostenitori della Signoria della Salvezza trovano in questo versetto la prova che bisogna perseverare nell’essere seguaci di Cristo per poter accedere al regno futuro di Gesù. John Martin, commentando su Luca 9:62, dice che “il messaggio di Gesù.. esigeva una fedeltà totale” (Luke in The Bible Knowledge Commentary, p. 232).
Matthew Henry scrive:
“Coloro che iniziano con l’opera di Dio devono essere risoluti nel portarla avanti o non ne ricaveranno nulla. Guardare indietro porta a tirarsi indietro, e tirarsi indietro porta alla perdizione. Non sono adatti al paradiso coloro che, avendo fissato i loro volti verso il cielo, si voltano indietro. Ma colui che resiste fino alla fine – e soltanto costui – sarà salvato” (Matthew Henry’s Commentary on the Whole Bible, p. 1855).
Jamieson, Fausset e Brown scrivono: “Come l’aratura [sic] richiede un occhio intento al solco da tracciare, e viene rovinata nel momento in cui ci si volta indietro, così saranno privi della salvezza coloro che perseguono l’opera di Dio con un’attenzione distolta, un cuore diviso” (Commentary Critical and Explanatory on the Whole Bible, Vol. 2, p. 108).
Molti commentatori suggeriscono che il Signore parlasse di coloro che proclamano il Suo messaggio della salvezza. Quelli che (come la moglie di Lot) volgono lo sguardo indietro alle cose di questo mondo, non sono adatti ad essere messaggeri del regno di Dio. A molti non è chiaro se chi si volta indietro sarà condannato in eterno.
Fitzmyer scrive: “Chi seguirà Gesù e si impegnerà nell’attività del regno ha bisogno di una mano ferma e di un occhio sull’aratro che avanza… la decisione di seguire Gesù non può essere semplicemente il risultato dell’entusiasmo; richiede una ferma determinazione” (Luke I-IX, p. 837).
Allo stesso modo, Ryle scrisse: “Significa che un uomo che vuole andare a casa per congedarsi dai suoi amici non è ben disposto per il lavoro del Vangelo, così come un uomo che si guarda alle spalle non è ben disposto per l’aratura [sic]” (Luke, Vol. 1, p. 344).
Marshall teneva in conto sia il regno che la sua opera: “Una persona che strizza l’occhio allo stile di vita del passato (cfr. Fl 3:13; Eb 12:1 f.) non è adatta (14:35; Eb 6:7) per il regno o per la sua opera” (Luke, p. 412).
La questione, qui, è l’essere adatti all’opera del Signore, non chi entrerà nel regno futuro.
Un contadino distratto del primo secolo non era giusto per quel lavoro. Così, anche un servo di Cristo distratto non Lo servirà a dovere.
Hodges predicò su questo passo in un messaggio intitolato “Il Cristiano devoto (Luca 9:57-62)”. È possibile ascoltare il messaggio di trentotto minuti qui. Egli mise in chiaro che le tre persone con cui Gesù parla in questi versetti avevano tutte la vita eterna ed erano al sicuro per sempre (es., 20:10). Riguardo a Luca 9:62, disse:
“Finché Dio non avrà il monopolio sui nostri cuori e sulle nostre vite, non saremo pienamente devoti a Lui come veri discepoli del Figlio di Dio. E finché non lo avrà, anche se cercheremo di servire Cristo, saremo come quel contadino nel campo che va avanti e indietro, a zig-zag, perché siamo divisi in due direzioni, senza mai riuscire a scavare un solco veramente dritto, perché guardiamo sempre indietro ad altre cose. Gesù Cristo vuole la nostra dedizione ma non vuole che sia fatta di rimpianti. Desidera un impegno totale ed incondizionato nei Suoi confronti” (26:45-27:35).
Le Scritture distinguono chiaramente tra la condizione necessaria per avere la vita eterna, che è la fede in Cristo (Giovanni 3:16), e la condizione per seguirlo e servirlo, che è un impegno totale nei Suoi confronti (Luca 9:62). Se facciamo confusione tra le due cose, stiamo predicando un falso vangelo (Ga 1:6-9).
di Bob Wilkin
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Bob Wilkin (ThM, PhD, Dallas Theological Seminary) è il Fondatore e Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive a Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. I suoi ultimi libri sono Faith Alone in One Hundred Verses e Turn and Live: The Power of Repentance.