Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesù
L’analfabetismo era molto diffuso nel primo secolo. Ben oltre il cinquanta per cento di Giudei e Gentili nel primo secolo era illetterato. La maggior parte dell’istruzione ricevuta dai Giudei nel primo secolo avveniva nelle sinagoghe quando ascoltavano gli insegnamenti delle Scritture del VT.
Nel caso di bambini facoltosi, la loro educazione primaria, che consisteva nella lettura, nella scrittura e nell’aritmetica, terminava intorno all’età di 11 o 12 anni. Avrebbero poi continuato per diversi anni ancora per una formazione supplementare, concludendo i loro studi intorno all’età di 14 anni, a meno che non dovessero proseguire per una formazione ancor più sofisticata.
Pur essendoci scuole per l’istruzione superiore, esse non avevano grandi facoltà come quelle che abbiamo noi oggi. La maggior parte delle scuole aveva un insegnante o un rabbino che faceva da mentore ad un gruppo di studenti. Naturalmente, essi avevano dei mestieri e molti partecipavano a programmi di apprendistato nei quali avrebbero imparato sotto la guida di un artigiano esperto.
Pietro e Giovanni non avevano frequentato nessuna delle scuole riconosciute. Vedete, sebbene si fossero formati per tre anni e mezzo ai piedi di Gesù, ciò non era considerato come scuola dalle autorità religiose. Eppure, è così che i rabbini insegnavano ai loro studenti. Il rabbino si sedeva e i suoi studenti si sedevano intorno a lui ad imparare. Ricordate quando Maria si sedette ai piedi di Gesù ad ascoltare il Suo insegnamento? In realtà era seduta ad una delle Sue lezioni.
Si stima che Gesù insegnasse ai discepoli privatamente per diverse ore al giorno. Inoltre, nella maggior parte dei giorni potevano anche ascoltare i Suoi insegnamenti pubblici. Nell’arco di tre anni e mezzo ricevettero più istruzione dal Signore Gesù Cristo di quanto un seminarista ne possa ricevere oggi per conseguire un dottorato. Sebbene Pietro e Giovanni fossero considerati “incolti e inesperti”, in realtà possedevano un dottorato in teologia e ministero pastorale presso la scuola del Re. Coloro che ascoltavano Pietro e Giovanni capirono che Gesù doveva essere stato un insegnante eccezionale (“riconoscevano che erano stati con Gesù”).
Ho sentito dichiarazioni denigratorie oggi riguardo a coloro che sono privi di una formazione teologica ufficiale. Ne ho sentite persino riguardo a persone laureatesi in istituti come il Dallas Theological Seminary, la mia università.
Quando René Lopez era nel programma di dottorato al DTS, egli cercò di menzionare Zane Hodges e Jody Dillow nella sua tesi. Gli fu detto che quelle citazioni non erano adatte per la sua dissertazione perché non erano apparse nelle pubblicazioni accademiche. Anche se Hodges aveva insegnato per 27 anni al DTS e Dillow aveva sia un Th.M. (Master in Teologia) che un Ph.D. (Dottorato di Ricerca), i loro scritti erano considerati non accademici poiché non erano stati pubblicati in riviste o in pubblicazioni accademiche.
Alcuni pensano che i soli istituti di teologia veramente accademici oggi siano quelli che sono riconosciuti come tali dagli accademici! Negli USA ci sono soltanto una manciata di scuole accademiche di teologia, includendo Harvard, Yale, Duke, Princeton e l’Università di Chicago. Oxford, Cambridge, Tubingen ed Edinburgo sono molto apprezzate in Europa. Oggi sei considerato un vero studioso se ottieni un dottorato presso una scuola del genere.
E se invece si consegue un dottorato presso Talbot, DTS, Southwestern, Southern, Southeastern, Liberty, Moody, Multnomah, o una delle miriadi di altre scuole che non sono nella top 100 mondiale delle scuole di teologia? (Si veda qui per una lista delle top 100). Allora non si viene riconosciuti come biblisti.
Riconosco davvero tutto il duro lavoro e gli sforzi necessari per conseguire un dottorato presso un’importante scuola di teologia. Resto colpito dall’intelligenza, dalla risolutezza e dalla perseveranza di chi si cimenta nello studio. Tuttavia, provo anche dispiacere. Studiare presso una di quelle scuole significa quasi certamente perdersi spiritualmente.
Quello che mi colpisce è la capacità di una persona di fare esegesi e di spiegare la Parola di Dio. Se una persona come Spurgeon o Ironside è in grado di farlo, anche senza aver frequentato il college, io apprezzo gli scritti di quella persona a prescindere. Se una persona non è in grado di fare esegesi e di spiegare la Parola di Dio bene, allora non apprezzo i suoi scritti.
Ricordo il mio maestro, Zane Hodges, utilizzare Giacomo 4:4 un giorno in classe. È dove Giacomo dice che “l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio”. Zane disse qualcosa del genere, se desiderate essere biblisti riconosciuti come veri studiosi dal mondo accademico, allora non sarete amici di Dio. Dovete decidere adesso, signori, se volete l’approvazione del mondo o quella del Signore Gesù Cristo. Restai impressionato dal suo commento.
Di Bob Wilkin
Bob Wilkin è il Fondatore e Direttore Esecutivo della Grace Evangelical Society e co-presentatore del programma Radio Grace in Focus. Vive in Highland Village, Texas, con sua moglie Sharon. Il suo ultimo libro è Turn and Live: The Power of Repentance.