Nel 1988, un uomo di nome Nicholas Winton entrò in uno studio della BBC in Gran Bretagna e prese posto tra il pubblico. L’umile agente di borsa, che indossava occhiali spessi ed un semplice abito, non aveva idea che il successivo segmento del talk show That’s Life fosse dedicato a lui. Per decenni, Winton aveva mantenuto un segreto, ma ora era stato scoperto. Quest’uomo apparentemente ordinario era in realtà un eroe, avendo organizzato e realizzato una delle più grandi imprese umanitarie della Seconda Guerra Mondiale.
Prima che i Nazisti invadessero la Cecoslovacchia, Winton trasferì 669 bambini ebrei in alloggi in Gran Bretagna. Preparò la documentazione, il trasporto e la sistemazione di questi bambini, salvandoli da morte certa. Purtroppo, la maggior parte dei loro genitori perì nei campi di concentramento.
Finalmente, cinquant’anni dopo, ciò che Winton aveva fatto era venuto alla luce. Il talk show della BBC riconobbe il suo operato. Decine di quei bambini, ormai adulti, erano presenti per onorarlo e ringraziarlo per i suoi sforzi nel salvare loro la vita. A seguito di questa trasmissione, Winton fu nominato cavaliere dalla Regina Elisabetta, fu insignito dell’Ordine del Leone Bianco (la più alta onorificenza cecoslovacca) e fu definito dalla stampa “lo Schindler della Gran Bretagna”. Elogi, onori e gloria lo seguirono fino alla sua morte, avvenuta nel 2015, all’età di 106 anni.
L’esperienza di Winton rappresenta un esempio della dottrina delle ricompense. La Bibbia insegna che i credenti che serviranno fedelmente il Signore in questa vita saranno un giorno ricompensati per i loro sforzi davanti al Trono del giudizio di Cristo (2Co 5:10; Ro 14:10). Come Winton, anche noi abbiamo l’opportunità di svolgere un’opera salvavita. Tuttavia, le ricompense che possiamo ricavare dal servire il Signore sono di gran lunga migliori di un cavalierato o di una medaglia perché hanno un valore eterno e sopravviveranno al plauso degli uomini (1Co 9:24-27).
Tuttavia, c’è un altro elemento nella storia di Winton che fa riflettere. In seguito fu reso noto che, durante i suoi tentativi di trovare degli alloggi per i bambini, Winton chiese aiuto al presidente Roosevelt. Purtroppo, Roosevelt ignorò le suppliche di Winton. Successivamente, Winton avrebbe stimato che oltre 2000 bambini si sarebbero potuti salvare se il Presidente avesse accolto il suo appello.
In 2Pt 1:10, l’apostolo dice ai suoi lettori che, come il Presidente americano, essi hanno ricevuto una chiamata. Tutte le persone nate di nuovo sono chiamate al discepolato. Tutti i credenti sono invitati a servire al fianco del Signore, a collaborare con Lui in vista del Suo regno eterno. Possiamo partecipare alla Sua opera condividendo il messaggio della salvezza, discepolando gli altri e aggiungendo alla nostra fede quelle qualità che riflettono il carattere del Signore (2Pt 1:5-8).
Zane Hodges commenta:
Tutti i Cristiani hanno ricevuto una “convocazione reale” da Dio stesso, “che vi chiama al suo regno e alla sua gloria” (1Te 2:12). E una parte estremamente significativa di questa gloria consiste nel privilegio di regnare con Cristo (2Ti 2:12; Ap 2:26-27; 3:21). Ma non tutti i Cristiani sono scelti per regnare con Lui… Pietro desidera che i suoi lettori dimostrino, con il loro modo di vivere, di essere persone “reali”, destinate a grandi onori nel futuro Regno di Dio” (Hodges, Second Peter: Shunning Error in Light of the Savior’s Return, pp. 30-31).
Ai credenti che accoglieranno questa chiamata viene promesso che “sarà ampiamente concesso l’ingresso nel regno eterno” (2Pt 1:11). Proprio come Winton ricevette una grandiosa accoglienza nello studio della BBC, così ai credenti che serviranno fedelmente il Signore durante questa vita sarà ampiamente concesso l’ingresso nel Suo regno. Non si tratta di una descrizione del semplice ingresso nel regno: chiunque creda in Gesù per il dono della vita eterna entrerà nel regno (Giovanni 3:16; 5:24; 6:40). Pietro sta parlando del tipo di accoglienza che riceveranno. Proprio come Winton ricevette molteplici onori per via del suo servizio, così alcuni credenti entreranno nel regno con tutti gli onori grazie al loro operato. Per sperimentare questo genere di accoglienza, dobbiamo rispondere alla chiamata del discepolato, servendo fedelmente il Signore e gli altri (2Pt 1:5-11).